mercoledì 28 settembre 2016

Io sono leggenda

Io sono leggenda!

Ne lessi da ragazzo un riferimento in un saggio sul concetto di "normalità".
All'epoca, in Italia, il libro era pubblicato con il titolo "I vampiri".
Dopo qualche tempo lo comprai nell'edizione Oscar mondadori.

Non ricordo quando ,se prima o dopo aver letto il romanzo, ho visto il film "Occhi bianchi sul pianeta terra" con Charlton Heston (la cui scena iniziale rimane tra le più belle della storia del cinema), posso però dire con certezza che, pur essendo un buon film, non rispecchia la bellezza del romanzo, nè il suo messaggio (si può usare questa parola oggi?).
Non posso dire che mi abbia deluso: l'ho rivisto più volte e lo rivedrei ancora volentieri, ma certo resta inferiore al romanzo in ogni senso.

Di sicuro avevo visto le scene inziali di "L'ultimo uomo sulla terra" in televisione e poi non avevo proseguito nella visione, perché quando, molti anni dopo, acquistai il cofanetto in dvd, quella scena fu un vero deja vu, mentre il resto fu del tutto nuovo.
Una sorpesa positiva, perché il film, oltre ad essere davvero molto bello (EUR di notte, vampiri esattamente come nel romanzo) era anche parecchio fedele (per quanto può esserlo un film semi hollywoodiano anni "60).

Della versione con Will Smith proprio non riesco a parlare senza vomitare oscenità, indi poscia ragion per cui mi astengo.

Il libro quindi trionfa su tutta la linea, ma i due film, a modo loro, tenendo conto del decennio in cui sono stati realizzati, il diverso clima politico sociale nelle diverse nazioni produttrici eccetera, sono davvero belli da vedere e, cosa fondamentale, meritano di essere rivisti con gusto immutato.

Il romanzo resta un autentico caposaldo della letteratura di genere (lo so: di questi tempi sembra una bestemmia, ma sono vecchio, continuo ad apprezzare la divisione tra mainstream e genere, pur finendo sempre con l'apprezzare di più la letteratura di genere) e, come dimostrava il saggio anni settanta che dette inizio a tutto, sociologica.

Una storia bellisisma, dei momenti tristi, delle considerazioni quasi comiche ( un vampiro mussulmano, si ritrarrebbe di fronte alla croce? è finita nel primo "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano"), nella tenacia e nelle speranze del protagonista e nel finale tra i più belli della letteratura tout court.

Tempo di rileggere e rivedere i due film e ... massì pure la ca+ata diarroica recente.

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